Il cane sportivo: preparazione fisica e traumi
Un cane sportivo, sano e ben allenato sarà sicuramente un cane più performante e, ancora più importante, un cane con una qualità di vita decisamente migliore.
In collaborazione con i Medici Veterinari della Clinica Veterinaria C.M.V di Varese
Quando si fa sport con il cane la parola d’ordine è sicuramente “divertimento”. Attenzione però: non dimenticate mai di essere padroni coscienziosi! Innanzitutto, scegliete la disciplina che più si addice al fisico del vostro beniamino.
Prima di iniziare, quindi, documentatevi sulle attitudini della razza a cui appartiene il vostro cane e chiedete consiglio al vostro veterinario e ad un istruttore qualificato.
Ci vuole il fisico…
Il cane atleta deve possedere muscoli ed articolazioni in grado di supportare il tipo di esercizio che deve affrontare. Ad esempio un levriero, selezionato per svolgere un sforzo breve e intenso come la corsa di velocità, deve essere dotato di un fisico asciutto e slanciato, mentre un cane da slitta, a cui viene richiesto uno lavoro fisico lungo e prolungato in condizioni atmosferiche estremamente rigide, deve poter contare su una muscolatura ben sviluppata, protetta da un notevole strato di grasso sottocutaneo e da un mantello folto.
Importante ricordare che il nostro cane atleta o sportivo, al pari di una persona atleta, deve esser debitamente e giustamente preparato a sostenere tale attività, pur possedendo tutte le caratteristiche genetiche e gli standard di razza per quella determinata disciplina.
Per cui per ogni determinato tipo di sport sono consigliati esercizi specifici atti a ridurre i potenziali danni a carico di muscoli, arti ed articolazioni.
Cosa può compromettere la carriera sportiva del cane?
Traumi acuti durante l’allenamento/gara:
strappi muscolari, lussazioni articolari, fratture
Microtraumi cronici nei mesi o negli anni di attività sportiva:
contratture muscolari, rottura del legamento crociato anteriore, lesioni meniscali
Patologie degenerative precoci:
uso eccessivo di particolari articolazioni o su base displasica
Problematiche mediche:
patologie sistemiche e metaboliche quali Morbo di Addison’s, Squilibri Elettrolitici, malattie che causano un’ossigenazione inadeguata (anemia, ipovolemia, Cardiopatie congenite o acquisite), problematiche alimentari (Ipoglicemia, Malassorbimento), neuropatie e miopatie di diverse origini.
Fattori predisponenti l’infortunio sportivo
AMBIENTALI: superficie di gara, temperatura esterna, attrezzi di alcune discipline (ad esempio in Agility la palizzata,la passerella e gli ostacoli, in Flyball la pedana).
TECNICA: la velocità negli scatti, le cadute, eccessiva frequenza di allenamento/gara con un carico di lavoro esagerato, le combinazioni di “salto-curva” (torsione a abduzione), la posizione di traino invariata e la scelta della pettorina (in termini di modello e taglia) nel Dog Running, l’esperienza del conduttore e del cane.
BIOMECCANICA: lo squilibrio degli angoli articolari degli arti anteriori e posteriori, il rapporto peso/altezza, l’obesità, la debolezza della muscolatura del tronco, condizioni ortopediche pre-esistenti, l’assenza di coda, l’assenza di speroni anteriori.
Parti del corpo a maggior rischio di infortuni
Quando si esamina un cane atleta, occorre prendere in considerazione il tipo di attività svolta, perché il ripetersi di alcuni esercizi può predisporre a determinate lesioni.
Il cane ha normalmente il 60% del proprio peso corporeo sugli arti anteriori e solo il 40% sui posteriori. Quando atterra da un salto, le articolazioni anteriori ammortizzano l’impatto caricandosi un peso di circa 4,5 volte superiore al proprio. La spalla è l’articolazione maggiormente colpita da infortuni nel cane sportivo.
La colonna vertebrale occupa la seconda posizione nella classifica degli incidenti. A livello cervicale e lombare, dove è supportata solo dai muscoli, ci sono maggiori probabilità di sviluppare problemi legati alla muscolatura posturale e ai dischi intervertebrali. A livello toracico e sacrale si ha una maggiore stabilità legata alla presenza della cassa toracica e del bacino. Minime alterazioni in sede vertebrale posso risultare in posture compensatorie a carico degli arti.
Il ginocchio e il carpo sono sede di una buona percentuale di infortuni, soprattutto legati a movimenti di torsione articolare in pieno carico. Distorsioni e rotture di legamenti in queste due articolazioni sono tuttavia conseguenza di sollecitazioni e microtraumi ripetuti nel tempo.
Nel processo di guarigione, in corso di contrattura o stiramento muscolare, le sue componenti microscopiche possono essere sostituite da tessuto cicatriziale persistente che predispone a ulteriori infortuni, contrattura muscolare e accorciamento permanente.
E’ fondamentale rispettare le tempistiche di guarigione, diverse a seconda del tipo di tessuto coinvolto: muscolo, tendine, legamento o osso. Il riposo dall’attività sportiva prevede un percorso di riabilitazione specifico, che accompagnerà il cane fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Principali patologie riscontrabili nel cane atleta
Arto anteriore:
Spalla: tendinopatia del sopraspinato, tendinopatia del bicipite, instabilità di spalla ( Sindrome della Spalla Mediale)
Gomito: su base displasica UAP, FCP,OCD, IOHC, Frammentazione Traumatica del processo coronoideo mediale “ Jump Down Syndrome”.
Carpo/mano: fratture, instabilità per distorsione ai legamenti collaterali, lesioni da iperestensione del carpo, artrosi, sesamoiditi, “piedi piatti” per lesione al tendine flessore digitale, sublussazione dell’osso accessorio del carpo. Lesioni negli spazi interdigitali quali abrasioni e ferite.
Posteriore:
Pelvi/anche: Contrattura del muscolo Ileopsoas, spesso associata a Degenerazione Lombosacrale, Artrosi Coxofemorale, Displasia d’anca, Miopatia del muscolo Gracile-Semitendinoso-Semimembranoso
Ginocchio: Rottura del Legamento Crociato Anteriore, danno meniscale, Lussazione Rotulea
Tarso: Lussazione del tendine Flessore Superficiale delle dita, lesione al tendine d’Achille, Frattura dei Malleoli.
Colonna:
Fratture Vertebrali, Spondilartrosi, Ernie discali, Sublussazioni costali, Malformazioni
Come individuare precocemente un problema.
Il proprietario del cane sportivo/da lavoro è più facilitato a percepire differenze nell’andatura, grazie al fatto che è abituato a osservare con occhio critico l’animale in attività. Ciò permette di intervenire precocemente per prevenire ulteriori danni fisici.
I difetti di andatura più comunemente riscontrati sono:
AMBIO: il cane avanza contemporaneamente il posteriore e anteriore dello stesso lato, spostando il centro di gravità da parte a parte. In questa maniera disperde energia e stressa troppo muscoli e legamenti.
INTERFERENZA AL TROTTO dovuta a maggiore angolazione dei posteriori rispetto agli anteriori. Ad ogni falcata, il posteriore “inciampa” contro l’anteriore, la colonna tende ad essere cifotica.
CRUBBING si osserva quando il cane, pur trottando in rettilineo, ha un andatura sbieca, con i posteriori non allineati agli anteriori, ricordando il passo del granchio, da qui il termine “crubbing”.
COLPO DI TESTA O D’ANCA: avviene in corso di zoppia di gomito/spalla o di ginocchio/anca. Prevede il sollevamento eccessivo della testa o della groppa quando il cane appoggia l’arto dolente.
E’ utile inoltre osservare il cane in stazione, notare la posizione della coda, della testa, la distribuzione del carico sui quattro arti. Riprodurre un video in slow motion della prestazione in gara o allenamento può rivelare informazioni utili, che sfuggono alla visita.
I campanelli d’allarme per un proprietario potrebbero essere i seguenti:
steccare nel salto, riluttanza a chiudere un salto, difficoltà a tenere il manicotto con forza, zoppia a freddo, slalom anomalo, minor forza di spinta propulsiva sul posteriore, posizione da seduto alterata, stanchezza precoce.
Obiettivi della fisioterapia in medicina sportiva
- proteggere da ulteriore danno
- evitare il disuso di un arto
- mantenere o ritornare al normale movimento articolare
- ripristinare l’elasticità dei tessuti
- stabilire un programma specifico per lo sport praticato e per il ritorno alla competizione
E’ possibile prevenire gli infortuni sportivi?
La prevenzione è l’insieme di azioni finalizzate a ridurre il rischio che si verifichino eventi non desiderati.
Valutare costantemente il LIVELLO di FITNESS
Non esagerare: il cane sotto pressione eseguirà sempre ciò che gli viene richiesto, anche quando non potrebbe o dovrebbe.
Non sottovalutare un segno clinico: la maggior parte dei problemi fisici si manifesta dopo settimane o mesi in cui l’animale appare asintomatico ma compensa l’andatura, peggiorando la situazione.
Rispettare le tempistiche di accrescimento, per poter lavorare con soggetti adulti sani. Ad esempio nei cuccioli sotto i sei mesi si potrà praticare OBEDIENCE, dopo i sei mesi si inizierà a lavorare sulla FORZA MUSCOLARE e PROPRIOCEZIONE e solo dopo i 14-20 mesi il soggetto potrà intraprendere l’attività agonistica del Dog Running e competere nelle varie discipline.
Considerare l’importanza del RIPOSO post infortunio: i tessuti lesionati devono poter guarire completamente per poter essere sottoposti a stress sportivi. La sospensione dall’attività varia in base alla motivazione, allo stato fisico di partenza, alla cronicità della situazione, al livello a cui si intende tornare.
Non sottovalutare un buon RISCALDAMENTO e DEFATICAMENTO
- Tutelare gli atleti con una visita medica sportiva annuale o semestrale.
- Associare una MANIPOLAZIONE CHIROPRATICA ogni 3 mesi circa o qualche settimana prima di qualificazioni o gare importanti.
- L’importanza del giorno di recupero infrasettimanale e di almeno un mese all’anno in cui il cane manterrà il fitness con passeggiate, momenti di gioco ma si scorderà degli allenamenti e delle gare.
- Scegliere il giusto equipaggiamento: la pettorina, nel Dog Running/Sleddog, se di forma e taglia inappropriata, può causare problematiche posturali alla colonna, costringere il movimento della spalla e creare abrasioni nei punti di contatto.
- Controllo del peso: un cane in sovrappeso sforza eccessivamente le articolazioni e sarà maggiormente soggetto a microtraumi a tendini e legamenti.
Le attività sportive svolte insieme al cane consentono di valorizzare la complicità, già esistente, tra cane e proprietario. Per questo è molto importante dedicare il giusto tempo alla preparazione atletica dal cane e del conduttore.