Cani anti-covid, un aiuto nella lotta al virus
«Non addestriamo solo esemplari di razza – sottolinea subito Zampier –, i cani vanno tutti bene a meno che non abbiano delle particolari caratteristiche che non permettono di essere proposti per fare un lavoro tra le persone».
Perché un cane anti covid?
Come vengono istruiti a segnalare l’eventuale presenza del virus in un essere umano?
«In fase di addestramento facciamo in modo che riconoscano l’odore generato da un polimero, precedentemente trattenuto sotto l’ascella di una persona positiva al Covid per almeno 10 minuti. In tal modo il polimero “assorbe” le molecole olfattive attraverso il sudore. Dopodiché i cani, tramite il gioco, vengono stimolati a memorizzare l’odore. Quando lo percepiscono, avvisano immediatamente l’addestratore. Se infatti l’animale si mette seduto, significa che ha “scovato” un positivo, al contrario la persona è negativa.
Qual è il grado di attendibilità sul campo?
Prima di tutto i cani testano, annusandole, le persone, le quali poi effettuano un tampone. Il risultato di laboratorio poi viene subito raffrontato con quello precedentemente rilevato dall’animale. Ad oggi siamo ad una correttezza sui positivi del 98,2%. Sulle persone dichiarate negative questa percentuale sale invece al 100%. Il nostro obiettivo però è quello di scovare i falsi negativi. Ossia quelle persone che nonostante siano positive al virus risultano negative al tampone. Persone dunque potenzialmente contagiose. Per questa ragione l’utilizzo del “cane anti Covid” è fondamentale, perché dà una risposta immediata proprio su questi falsi negativi. Siamo arrivati a più di 1000 «test fiuto»: Venezia, Cagliari, Ozieri, altri paesi e diciamo che finora gli unici errori registrati sono stati i falsi positivi, 1,8%, ma ci sta visto che sbagliano anche i tamponi.
Il sudore contenuto nel polimero può trattenere il virus ed essere contagioso?
«Assolutamente no, perché il polimero raccoglie solo la molecola dell’odore. Non c’è rischio alcuno. Tutta l’operazione viene condotta in piena sicurezza, sia per il cane che per l’addestratore».
( Fonte Logudoro Live)
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